


La sincope da idrocuzione è letteralmente una sincope da immersione rapida, specialmente fredda, caratterizzata da riflessi neurovegetativi che possono causare anche morte per arresto cardiorespiratorio o annegamento.
In maniera molto più spicciola, potremmo spiegarla così: dopo due ore sotto il sole, magari facendo una partita di beach volley e a stomaco pieno, bisogna evitare di tuffarsi in maniera istintiva in acqua, soprattutto se fredda. Direte voi, cosa scontata. Ma purtroppo, ogni anno sono in tantissimi coloro che arrivano in pronto soccorso con la sincope da idrocuzione.
La temperatura del nostro corpo si aggira attorno ai 37/39°C, mentre quella del mare, lago o fiume, solitamente sui 18. Lo sbalzo è davvero eccessivo e il cervello va in tilt. Se dovessimo tornare alla spiegazione medica diremmo che “il meccanismo comincia con una vasocostrizione, che a sua volta provoca riflessi a livello di tronco dell’encefalo. In quegli attimi vengono interessati sia i centri di regolazione cardiaca che quelli respiratori (arresto cardiorepiratorio). Se invece non sono coinvolti i centri bulbari in modo letale, l’arresto di circolazione e di ossigenazione provoca comunque una sincope con perdita di coscienza”.
Quella che dunque, viene impropriamente definita come congestione, in realtà è proprio la sincope (o sindrome) da idrocuzione, ovvero l’impatto brusco della cute con l’acqua fredda che provoca un violento e transitorio riflesso vagale che riduce drasticamente la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa.
Se questa condizione dura più di qualche secondo si può arrivare alla perdita di coscienza, rischiando così la morte per annegamento.
Cosa fare allora per evitare tutto ciò?
I medici consigliano di entrare in acqua un po’ alla volta così da evitare sbalzi termici e bagnandosi gradualmente quando si è in presenza delle condizioni prima descritte. E ricordate la prudenza non è mai troppa perché la sincope da idrocuzione può essere fatale.
Alcuni miti sono complicati da eliminare e continuano ad esistere tutt'oggi. Abbiamo deciso di svelarne alcuni per evitare di accettarli come verità assolute.
Che si parli di leggende metropolitane, miti o menzogne, il mondo dei proprietari di piscine deve fare i conti con diverse credenze. È importante conoscere la verità una volta per tutte.
Mito 1: Il cloro elimina tutte le sostanze nocive della piscina
Il cloro elimina molti batteri ma non uccide tutte le sostanze nocive contenute nell'acqua della piscina. I batteri come la Giardia, la Shigella o il Norovirus, infatti, hanno una vita media di una settimana prima di essere eliminati dal cloro. Ingerire l'acqua della piscina, dunque, non è consigliato, anche se ha un buon equilibrio chimico.
È necessario sapere, inoltre, che un forte odore di cloro non è sinonimo di pulizia, al contrario. Questo odore è dovuto alle clorammine che si formano a causa della reazione del cloro con agenti contaminanti (sudore, urina, cosmetici, oli per il corpo, ecc). Un forte odore di prodotti chimici mostra una grande presenza di contaminanti che, incontrando il cloro, producono l'odore.
Mito 2: il cloro causa occhi rossi
Chi non ha mai avuto gli occhi rossi in piscina? Quanti hanno pensato che questa reazione fosse dovuta al cloro? Questa sostanza può effettivamente causare irritazione ma gli occhi hanno maggiori probabilità di diventare rossi a causa del sudore o dell'urina presente nell'acqua. Per questo è necessario controllare l'equilibrio chimico della vostra piscina, analizzando la sua composizione chimica e il processo di filtrazione.
Mito 3: alcuni prodotti chimici possono rilevare la presenza di urine nella piscina
No, non esistono questi prodotti. Attualmente, infatti, nessun produttore è stato in grado di creare questo tipo di additivi chimici. Nel caso in cui una persona dovesse urinare nella vostra piscina, una quantità di cloro che oscilli fra 1 e 3 ppm di cloro, sarà in grado di evitare una potenziale contaminazione causata dall'urina.
Mito 4: è necessario attendere un'ora prima di fare il bagno dopo aver mangiato
Nessuna prova accerta questa leggenda e non vi è alcuna ragione reale per impedire a una persona di farsi il bagno dopo aver mangiato. Infatti, non sono stati registrati casi di annegamento a causa di crampi dopo i pasti. Tuttavia, è vero che il nuoto porta il sangue dal cuore fino ai muscoli, allontanandolo dallo stomaco. Ciò può rendere la digestione più difficile e causare crampi, ma non far annegare una persona.
Mito 5: i capelli diventano verdi quando c'è troppo cloro in piscina
Effettivamente i capelli possono diventare verdi dopo una nuotata in piscina ma non a causa del cloro. I capelli diventano verdi per la presenza di particelle di rame in acqua. Queste particelle di rame possono provenire dal sistema idraulico, dagli alghicidi utilizzati per il trattamento dell'acqua o dal vostro shampoo (che contiene componenti in rame).
Per evitare questo fenomeno è sufficiente utilizzare uno shampoo senza componenti in rame e che abbia un pH neutro oppure lavare i capelli con aceto o succo di limone subito dopo il bagno in piscina.
Fonte articolo guidapiscine.it
Dona sicurezza in mare durante le vacanze, forza psicologica e favorisce la costituzione fisica: ecco perché è bene scegliere il nuoto per i bambini, fin dalla loro tenera età
La sicurezza dei propri figli viene prima di tutto nella vita e un genitore si preoccupa spesso per tanti aspetti che possono minare la loro integrità. Uno di questi riguarda sicuramente il mare ed è una preoccupazione che si manifesta proprio in questo periodo, con l’avvicinarsi dell’estate.
Insegnare ai propri figli a saper nuotare è fondamentale fin dalla loro tenera età, ma non basta la buona volontà di un genitore per impartire quelle lezioni basilari che consentiranno al proprio figlio di sapersi autogestire in acqua, pur sempre sopra visionato da mamma e papà: serve un istruttore qualificato con brevetti ufficiali.
L’avvicinamento al nuoto è consigliato a partire fin dai tre mesi di età, o comunque in ogni caso successivamente al primo vaccino, affinchè il bambino possa familiarizzare con l’elemento acqua fin dai primi mesi di vita e crescere senza ansia né paura di imparare a nuotare.
I corsi di Ambientamento e Acquaticità vengono studiati e perfezionati anno dopo anno in tutte le piscine affiliate Federnuoto, così come i corsi al nuoto per bambini che puntano a raggiungere non solo la sicurezza acquatica per loro e la serenità per i genitori, ma anche la costruzione di un individuo forte, educato e che sappia rispettare il proprio corpo e tutto ciò che lo circonda, tra l’altro elemento fondamentale quest’ultimo per il futuro della vita sul pianeta terra.
Sono ancora troppi secondo le statistiche i bambini non sanno nuotare, così come quelli che hanno paura dell’acqua. Un corso di nuoto diventa quindi indispensabile e come detto prima, può sicuramente fornire un largo insegnamento ai propri figli.
Oltre ad essere importante per una questione di sicurezza e per una buona formazione di ogni individuo, il nuoto rappresenta anche una delle discipline sportive più indicate alla crescita e formazione della costituzione dei bambini, in quanto, tra le tante cose, favorisce il coordinamento neuro-motorio e le capacità polmonari, quindi respiratorie.
Attenzione però: non bisogna far passare il messaggio che fare nuoto è un obbligo per i propri figli perché non si otterrà nessun buon risultato. I genitori devono essere abili a incentivare i propri figli alla pratica della disciplina acquatica che deve diventare un momento di divertimento, oltre che di crescita sotto tanti aspetti.
Educare i propri figli a non essere schiavi e dipendenti di televisione e videogiochi deve essere dunque un impegno del genitore fin dai primi anni di età del bambino. La sedentarietà e l’obesità, ai quali si aggiunge la scarsa capacità di socializzare, sono problematiche fin troppo presenti nei bambini che vivono la realtà odierna.
Durata: 50 Minuti
Cos’è: Attività aerobica svolta a diverse profondità mirata a gambe, addominali e glutei.
Perchè farlo: La finalità è quella di rendere la figura fisica più piacevole ed armonica diminuendo la massa grassa che, spesso, si localizza su cosce, fianchi e glutei. Gli obiettivi dell’aquagag sono molteplici: attivazione del metabolismo aerobico, riduzione localizzata della circonferenza, riduzione dei liquidi con conseguente diminuzione della cellulite, aumento del tono muscolare, atteggiamento posturale corretto.
A chi è rivolto: a tutti indipendentemente dalle capacità acquatiche e/o dall’età (salvo patologie particolari da comunicare all’Istruttore).
Durata: 60 Minuti
Cos’è: Corso propedeutico di avviamento alle pratiche sportive in generale. Si svolgeranno esercizi ludico motori con particolare attenzione alla mobilità articolare, al coordinamento e alle basi di avviamento alla specialità sportiva della kick boxing, senza alcun contatto fisico
A cosa serve: prepara il bambino all'attività sportiva con disciplina e metodo per infondere fiducia e sicurezza divertendosi in gruppo.
A chi è rivolto:
5 – 8 anni: il bambino giocando scopre il corpo e le sue potenzialità di socializzazione con il mondo esterno con un apprendimento ludico.
9 – 11 anni: diventano fondamentali le dinamiche di gruppo per garantire la formazione di regole e l'abitudine alla collaborazione, lo sviluppo della socialità e dell'emulazione di un capo.
Durata: 1 h 30 Minuti
Cos’è: Il Tai Chi Quan è la ricerca dell’equilibrio degli opposti Yin e Yang attraverso il movimento, la calma e la lentezza. E’ un’arte marziale “interna”, vale a dire un’arte che fa uso dell’energia interna anziché della forza muscolare
A cosa serve: ha effetti benefici su tutte le funzioni corporee, dall’apparato cardiocircolatorio alla digestione, dalla respirazione al sistema immunitario e rinforza il sistema muscolo-scheletrico migliorando la postura
A chi è rivolto: Adatto a tutte le età
Il pilates è una disciplina sportiva che aumenta la consapevolezza in sè stessi: in netta contrapposizione con il body building, il pilates rappresenta la ricerca dell’equilibrio fisico e mentale, attraverso una cooperazione assoluta tra la mente e corpo.
Cos'è il pilates.
Il pilates è un programma di esercizi per allenare il corpo e sviluppare la flessibilità muscolare. In perfetto accordo con la fisiologia medica e la biomeccanica, non è una disciplina soltanto utile per mantenere e riconquistare la forza fisica, ma anche per la riabilitazione ortopedica e per quella psicologica. Si tratta di un fitness versatile e molto specifico, che agisce tanto sul corpo quanto sulla mente.
Origini del pilates.
Quando Joseph Pilates nel 1920 creò la disciplina che da lui prese il nome, la chiamò inizialmente “contrology”: era la disciplina del controllo cosciente del corpo e della mente, in un sottile gioco tra equilibrio e gravità.
Pilates cercò di fondere il meglio delle discipline occidentali con quanto delle discipline orientali lo avevano maggiormente colpito: il pilates è una tecnica di rilassamento, qualcosa di molto simile allo yoga, a cui si associano il fitness e le più controllate tecniche di respirazione.Il benessere fisico e l’equilibrio mentale si ottengono mediante una buona preparazione agonistica.
Gli esercizi del pilates.
Il pilates è un programma di oltre cinquecento esercizi, eseguiti sia a corpo libero che con gli attrezzi, che rafforzano addominali, aumentano la flessibilità dei muscoli, migliorano il controllo del corpo, agevolano l’elasticità e la resistenza della colonna vertebrale e degli arti. Gli esercizi da svolgere sono molti e con pochissime ripetizioni; le parole d’ordine due: allungamento dei muscoli e tonificazione senza aumento di massa, in netta distinzione con il body building. Oltre a migliorare il benessere psicofisico, il pilates migliora la postura e rende più elegante ed armonico il portamento.
I soggetti che possono praticare pilates.
Non ci sono specifiche controindicazioni per praticare il pilates: può essere praticato da chi desidera fare del sano fitness e anche da chi necessita di una riabilitazione dopo un serio intervento ortopedico. Adatto per le donne in gravidanza, il pilates è un ottimo antidoto antistress.
In cosa consiste?
Il pilates è una disciplina che si basa su sei concetti fondamentali:
Numero di sedute e durata.
Il pilates può essere praticato a quattro livelli: livello base, intermedio, avanzato e superavanzato. Si può scegliere una lezione di gruppo oppure un duetto tra il maestro e l’allievo. Per ottenere più risultati, l’ideale sono due o al massimo tre sedute alla settimana per 50-60 minuti di durata ciascuna.
Il pilates è molto efficace per migliorare la forma fisica: un giusto apporto di esercizi a corpo libero e di esercizi agli attrezzi, può bastare per avere dei glutei sodi, un ventre più piatto, dei fianchi più sottili e per migliorare, in generale, la postura e il portamento. La schiena e le articolazioni, su cui il pilates fonda moltissima attenzione, saranno più flessibili e più resistenti, si avvertiranno meno dolori e meno difficoltà a sollevare i pesi.Per gli atleti e i ballerini il pilates è un ottimo mezzo di allenamento, per migliorare le simmetrie e le armonie del corpo e prevenire gli infortuni, fortificando le ossa e la muscolatura. Il pilates aumenta la densità ossea, prevenendo l’osteoporosi ed è indicata nei periodi di pre e post gravidanza, perchè, prima del parto, prepara la muscolatura e, dopo il parto, aiuta a ritrovare la perduta forma fisica.Negli anziani il pilates aiuta a ritrovare la perduta elasticità nei movimenti e nelle giunture.Il pilates è una disciplina alla portata di tutti, non esistono controindicazioni per praticarlo, ma è necessario comunque un certificato medico per poter essere ammessi ai corsi.
Il pilates migliora la capacità metabolica contrattile ed influisce moltissimo sul sistema nervoso; praticando pilates, migliorano la fluidità dei movimenti, la forza e il tono muscolare, la mobilità della colonna vertebrale e il funzionamento dell’apparato respiratorio e circolatorio.
Il pilates è, però, un’attività anaerobica: è quindi fondamentale integrare l’allenamento quotidiano con degli esercizi aerobici, come la cyclette e la corsa.
Il pilates non sviluppa l’attività dei propiocettori, adibiti alla funzione di informare retroattivamente il cervello dei movimenti sia volontari che involontari.
Intorno a questa disciplina che, a partire dagli anni ‘80, è diventata un vero e proprio trend di allenamento, si sono creati un marketing e una pubblicità senza paragoni e ciò può costituire uno svantaggio, perchè fa perdere il reale valore e la reale importanza di questo sport.
Una cosa da tenere bene a mente è che i risultati ottenuti con il pilates non sono immediatamente visibili, sono necessari tanto impegno e pazienza per ottenere i migliori risultati e le migliori prestazioni.
Avete mai sentito parlare di zumba? Sicuramente sì, avrete sentito il nome di quest’attività e per lo meno saprete cos’è. Ciò che forse non sapete è perché tante persone decidono di praticarla e quali benefici ha sul corpo se svolta regolarmente.Questa disciplina è diventata famosa negli ultimi anni e si è trasformata in un modo divertente per fare attività fisica e per perdere peso. Se non sapete ancora di cosa si tratta e quali sono i suoi benefici, non perdetevi le informazioni che vi forniamo di seguito. Cos’è la zumba? La zumba è un mix di ritmi latini come la salsa, il merengue, il flamenco e la bachata, che combina il divertimento, l’attività fisica e il ballo, per creare un’attività diversa, che vi mantenga in forma e che vi faccia perdere peso. Si tratta di una disciplina fitness, pensata per qualsiasi tipo di persona, poiché può essere praticata da grandi e piccoli, uomini o donne. Le persone che vogliono esercitarsi praticando questa attività non hanno bisogno di una particolare preparazione fisica o di molta forza. Serve solo coordinazione per poter seguire i movimenti. Si tratta di una disciplina fitness, pensata per qualsiasi tipo di persona, poiché può essere praticata da grandi e piccoli, uomini o donne. Le persone che vogliono esercitarsi praticando questa attività non hanno bisogno di una particolare preparazione fisica o di molta forza. Serve solo coordinazione per poter seguire i movimenti. Praticare frequentemente zumba può aiutare a ridurre notevolmente il grasso corporeo, rendendo visibili i primi risultati fin dal primo mese di attività. La cosa migliore è che, oltre a bruciare calorie, questa disciplina aiuta a far lavorare tutto il corpo, migliorando l’equilibrio, il ritmo e la coordinazione e tonificando le gambe, le braccia e l’addome. Volete conoscerne tutti i benefici?
Come qualsiasi altra attività basata sull’esercizio aerobico, i benefici che la zumba apporta al nostro corpo sono davvero numerosi. Tenendo conto che si tratta di una forma divertente e differente di esercitarsi, molte campagne sulla sensibilizzazione contro il sovrappeso e l’obesità hanno trasformato quest’attività nel miglior alleato per invitare ed invogliare le persone a praticare più attività fisica.
Combinando diversi tipi di movimenti e facendo lavorare tutto il corpo, ogni sessione di zumba può aiutarvi a bruciare fino ad 800 calorie. Ovviamente la quantità varia a seconda della durata di ogni sessione e dalla velocità del metabolismo di ogni individuo. In ogni caso, sessioni quotidiane vi permetteranno di perdere peso in poco tempo.
Il ritmo della musica e i movimenti del corpo quando si pratica esercizio aerobico aiutano a modellare e tonificare, poiché rinforzano le braccia, le gambe, i glutei e gli addominali.
Uno degli obbiettivi della zumba è quello di farvi divertire, affinché riusciate a praticare quotidianamente quest’attività e raggiungiate i vostri obbiettivi. Questo modo di esercitarsi cambierà completamente la vostra idea di fare sport e vi apporterà i benefici del praticare esercizio fisico divertendovi, grazie al ballo.
Come succede quando si pratica la maggior parte degli esercizi, grazie alla zumba si liberano endorfine, gli ormoni della felicità e dell’autostima. I ritmi vivaci che esigono coordinazione vi aiuteranno ad eliminare le energie negative e, al finalizzare ogni sessione, avvertirete una sensazione di benessere.
I movimenti del ballo, il ritmo delle canzoni e gli esercizi aerobici aiutano a liberare ormoni del buon umore e combattono quelli responsabili dello stress. Praticare zumba dopo una giornata intensa e stressante vi aiuterà a rilassarvi e a migliorare la vostra salute emotiva.
L’accumulo di acido lattico è il responsabile del dolore ai muscoli dopo essersi esercitati. Grazie alla zumba, direte addio a questo tipo di dolori, dato che praticare quest’attività diminuisce la produzione di acido lattico.
Persone di qualsiasi età possono praticare questa divertente attività. Infatti, ci sono routine di esercizi pensate apposta in base alle differenti fasce di età e alle condizioni fisiche di ogni individuo.
Se sarete costanti nella pratica di questa disciplina, eviterete e combatterete il sovrappeso e l’obesità. Come se non bastasse, i risultati saranno evidenti in pochissimo tempo e questo sarà un ottimo motivo per non abbandonare la pratica di questa attività.
Praticare zumba vi darà la possibilità di conoscere nuove persone e di farvi nuovi amici. Nella maggior parte delle città si fanno sessioni con gruppi di 10 o più persone che seguono l’istruttore.
Scegliere un’attività sportiva per i propri bambini nella giungla di offerte e pareri che arrivano da ogni lato può diventare snervante e a volte, confonde le idee. Meglio il classico corso di nuoto per i bambini o puntare su una disciplina più alternativa come le arti marziali? Meglio uno sport di squadra o uno individuale? Tra le numerose variabili che incidono sulla scelta, è bene però tenere presente – oltre ai gusti dei bambini – anche qualche considerazione sul lato pratico. Ogni sport infatti influenza in modo diverso ( positivo o negativo) la crescita del bambino. Il nuoto per i bambini da questo punto di vista rappresenta un valido alleato, grazie ad alcune caratteristiche che lo rendono uno sport adatto praticamente per chiunque e a qualunque età. Nuoto per i bambini: per uno sviluppo equilibrato del corpo A differenza di altri sport che portano a far lavorare di più alcune fasce muscolari rispetto ad altre (come il tennis o il ciclismo), o ad appesantire eccessivamente la schiena (come la ginnastica artistica) il nuoto porta ad uno sviluppo equilibrato della muscolatura. Il carico di lavoro, infatti, viene distribuito in modo omogeneo su tutto il corpo, garantendo una crescita simmetrica e armoniosa. E’ inoltre un valido aiuto per quei bambini che presentano problemi di postura: molto indicato per combattere cifosi o scoliosi, aiuta anche i piccoli che tendono ad assumere posizioni inadeguate, portandoli a tenere la schiena naturalmente dritta e ad avere un portamento più elegante. I benefici per l’apparato muscolo-scheletrico sono talmente evidenti che spesso si ricorre a questa disciplina sia come attività secondaria, da affiancare a un altro sport meno “completo”, sia come strumento di riabilitazione dopo un infortunio. Il nuoto garantisce inoltre uno sviluppo sano non solo di ossa e muscoli, ma anche di cuore e polmoni, migliorando e rinforzando la capacità cardiocircolatoria. Contribuisce poi ad affinare la coordinazione degli arti e migliora la capacità di percezione del corpo, rendendo il bambino più consapevole dei suoi movimenti e de suoi limiti. Il nuoto come alleato per la mente I vantaggi della pratica di questo sport non si fermano però allo sviluppo del corpo. Anche la mente infatti ne ricava grandi benefici. Un allenamento costante e regolare contribuisce a migliorare qualità come concentrazione e tenacia, caratteristiche utili per ogni bambino anche fuori dalla piscina, in particolare a scuola. Anche l’autostimai aumenta: potendo vedere sul proprio corpo, e attraverso le prestazioni in vasca, dei miglioramenti costanti, il bambino percepisce che per ottenere ciò che vuole può contare sui propri mezzi. In questo modo guadagna fiducia in sé stesso, fattore importantissimo durante la crescita, specialmente se ci si avvicina all’età della preadolescenza. Crescere accompagnati dal nuoto per i bambini non significa quindi svilupparsi solo dal punto di vista fisico, ma anche rafforzarsi dal punto di vista caratteriale.
Praticare sport fin da bambini assicura un adeguato sviluppo delle ossa e dei muscoli, regola il metabolismo e favorisce la socializzazione. Ma quali sono gli sport giusti? E a che età bisogna cominciare? Leggi i consigli. “Praticare sport in età pediatrica presenta tanti aspetti positivi: assicura un adeguato sviluppo dell’apparato scheletrico e muscolare, regola il metabolismo, favorisce la socializzazione e, se praticato nel modo corretto, è un’attività molto piacevole e divertente per i bambini e per i ragazzi”: parola di Armando Calzolari, Responsabile Unità operativa complessa di Medicina Cardiorespiratoria e dello Sport – Dipartimento di Medicina Pediatrica – dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale per l’assistenza e la ricerca in campo pediatrico.
Gli sport giusti Di solito i genitori cominciano a far praticare sport ai propri figli intorno ai tre-sei anni. Quali sono le discipline migliori? “All’inizio è meglio optare per un’attività il più possibile generica, come per esempio il nuoto o la ginnastica – consiglia Calzolari – in modo da favorire uno sviluppo armonico di tutto il fisico. Sono controindicate le attività troppo specifiche, come il calcio o il tennis, perché il bambino non ha ancora acquisito né destrezza né sviluppo fisico adeguati”.